Ragioni sociali e ambientali
La cremazione è una scelta etica, igienica ed ecologica che consente la riduzione delle aree che dovrebbero essere destinate all’ampliamento dei siti cimiteriali, salvaguardando pertanto anche l’ambiente.
Procedura semplice, rapida e personalizzata
Dal funerale alla consegna delle ceneri in un brevissimo lasso di tempo, con la possibilità di prevedere una cerimonia di commiato personalizzata e scegliere, in base alle volontà testamentarie, la destinazione finale delle ceneri (loculo cinerario nel cimitero di appartenenza, presso il domicilio di un parente più prossimo oppure optando per un ideale ritorno al “ciclo della natura” attraverso la dispersione in mare o in natura nel rispetto delle normative cimiteriali e comunali vigenti).
Il processo di cremazione nella normalità ha una durata che può variare a seconda dei casi dai 75 ai 90 minuti.
Ragioni economiche
La Cremazione è la scelta più economica sia perché consente di evitare il costo di un loculo cimiteriale, sia perché riduce anche i costi del servizio funebre e dei trasporti.
Le Religione Cristiana e la cremazione
Con il documento “Ad Resurgendum cum Christo” , redatto dalla Congregazione per la dottrina della Fede, approvato da Papa Francesco e pubblicato nell’ottobre 2016 a firma del cardinale Gerhard Mueller, la Chiesa Cattolica conferma che la cremazione è ammessa, pur se la sepoltura rimane la pratica preferibile:
La cremazione è pertanto ammessa dalla Chiesa – sempre dopo le esequie – a condizione che ci si attenga ad alcune precise disposizioni:
- se la scelta non è motivata da ragioni contrarie alla fede ed alla dottrina Cristiana;
- deve essere evitata ogni forma di scandalo o di indifferentismo religioso;
- le ceneri siano conservate in un luogo sacro (cimitero, chiesa o altro luogo approvato dall’autorità ecclesiastica);
- le ceneri non siano conservate nella propria abitazione e, soprattutto, mai si dividano fra i propri cari. La conservazione delle ceneri in luoghi non a ciò predisposti non solo limiterebbe la preghiera ma favorirebbe la perdita della memoria e del rispetto dovuto;
- se la scelta non è in contrapposizione con la volontà del fedele defunto;
È da notare, comunque, che il vescovo può autorizzare un funerale dopo la cremazione (quindi con urna cineraria) quando non è stato possibile celebrare prima le esequie (come nel caso di morte all’estero e rimpatrio dell’urna): in tali casi, la liturgia richiede opportuni adattamenti.